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Note alle ricette

........................................Se non è specificato diversamente, le dosi sono per due-tre persone. Nelle note alla ricetta consigli e curiosità

domenica 29 dicembre 2013

Torta di ricotta della nonna Emi - piccola dose -

Torta di ricotta della nonna Emi
Questo dolce, semplicissimo da fare, è perfetto per la colazione e per la merenda. Anche con pochi grassi aggiunti non è asciutto, questo grazie alla presenza della ricotta. Resta morbido anche quattro o cinque giorni, purché conservato in una scatola di latta o coperto con pellicola o con una ciotola in metallo o plastica, capovolta sul dolce. Per chi vuole preparare in casa un dolce per la colazione settimanale, questa ricetta è facilissima, economica e perfetta anche per dolcetti monodose.

martedì 24 dicembre 2013

Tortino di verdure e baccalà della vigilia

Ricetta semplice, economica, nata dall'intenzione di non buttare nulla. Dopo più di un mese di silenzio, ritorno con questa ricetta per augurare buone feste senza sprechi. Cucinate solo quello che consumate, comprate poche cose ma buone, e non buttate nulla, quindi con le foglie esterne dei finocchi, che nelle tavole natalizie siciliane non mancano mai, preparate questo tortino. Vi propongo una ricetta insolita per un classico della vigilia, il baccalà: Il tortino di finocchi e baccalà è leggero, economico, profumato, molto digeribile e non fa rimpiangere il baccalà fritto con la pastella, buonissimo, ma costoso e decisamente meno digeribile. Anche una ricetta per coloro che non gradiscono il baccalà, un colorato tortino di finocchi e carote. La versione al baccalà deriva da questa e viene descritta nella Nota alla ricetta, ma, per iniziare, ecco la versione bicolore con carote e finocchi.

Tortino di verdure bicolore

Tortino di finocchi e baccalà al cumino e mandorle

martedì 19 novembre 2013

Pomodori di fine stagione. Crema di pomodori

Siamo a novembre ed ancora il freddo si fa aspettare, al mercato si trovano gli ultimi pomodori ed anche il basilico. Ne ho comprati sabato al mercato, sicuramente non si può ottenere una salsa di pomodoro come quella estiva però si può preparare una crema semplice e molto versatile.

Crema di pomodori

domenica 17 novembre 2013

Pranzo della domenica. Sano, economico, vegetariano


Il sabato vado al Mercato di Campagna Amica in piazza Unità d'Italia (Villa Sperlinga) amica e compro ottimi prodotti che provengono dalle campagne vicine a Palermo. Conservo i prodotti acquistati come spiego nella pagina Non sprechiamo. Al mercato si può fare una spesa sufficiente per una settimana, però se si ha tempo il mercoledì mattina sempre a Palermo in piazza Unità d'Italia, c'è un più piccolo mercato esclusivamente biologico, promosso dall'AIAB. dove poter fare un'integrazione alla spesa del sabato.
Per il mercato del biologico il mercoledì  AIAB Sicilia - Circolo provinciale Palermo
Per  cercare i punti vendita Campagna amica qui. Oggi, domenica, con uno zucchino due cipolle scalogne, un paio di pomodori e pomodorini, un pugnetto di rughetta, qualche foglia di lattuga, si prepara la pasta e l'insalata che si accompagna alla mozzarella di bufala siciliana. Le bufale sono allevate nelle incontaminate montagne del territorio di Nicosia cittadina che vide il passaggio dei Normanni verso Palermo, ospitò l'imperatore Carlo V, con il suo dialetto gallo-italico, diffuso in altre zone del Valdemone, mantiene vivo il ricordo del passaggio di una colonia di piemontesi venuti in Sicilia al seguito di Adelasia del Vasto, moglie di Ruggero I e madre di Ruggero II.

martedì 12 novembre 2013

Nata senza farina. Torta di pere croccante.

Avevo deciso che dovevo recuperare due albumi e qualche pera matura. -Soufflè, e con cosa, pere e gorgonzola? Forse, ma non ho gorgonzola! Meringhe, e mi mangio le pere per cena? In effetti le meringhe si possono conservare, ma ho solo zucchero di canna! No, meglio una torta.- Ahimè, avevo solo 50 g. di farina, però dell'amido di grano, che avevo comprato in confezione da 1 kg, dei corn-flakes da finire, un solo uovo, 30 gr di burro nel congelatore, solo 120 gr di zucchero di canna e le arance. Ho pensato ad una torta di pere che faceva mia madre (vi darò in seguito la ricetta) e dal quel ricordo è nata questa buonissima torta di pere.

mercoledì 6 novembre 2013

Natura morta, barbe di carciofi e di ortolani


Questo tagliere di verdure l'ho "scaricato" tempo fa dal sito del ristorante Cracco di Milano, perchè avevo notato la "barba" del carciofo e mi aveva ricordato certe nature morte del barocco fiammingo. Non fa più parte delle Idee dello chef, tra cui ora però si trovano opere che mi ricordano Kandinsky. L'opera, attribuibile a Cracco, possiamo trovarla, almeno ad oggi, nel sito di Cibando una startup nata da un'idea di Guk Kim giovane coreano. La stessa opera la si trova anche tra i piatti di Luciano Mosca con il nome Grigliatina di verdure al sale Imalaia (senza H), è identica a quella di Cracco, sempre ad oggi, domani forse sarà cancellata dal web.
Le opere dei due chef mi ricordano le teste di Modigliani nate nel 1984 da un'idea di tre studenti livornesi, che si son divertiti a prender per il naso fior di critici d'arte, opere - e lo meritano tal nome! - a cui è oggi si è dedicata una mostra
Di chi sia l'originale difficile saperlo ma, l'arte è anche contraffazione.
Molte tra le opere raccolte nella sezione Idee di Cracco, le immagino trasformate in poster

martedì 5 novembre 2013

Mele, dolci e docetti


Le mele ci accompagneranno per tutto l'inverno. Usiamole per una insalata colorata insieme ad arance e radicchio rosso tagliato sottile arrichita con gherigli di noce e condita con olio extravergine d'oliva, accompagniamo l'insalata a del riso basmati. Per un desinare completo e leggero, dopo questa profumata insalata scegliamo uno di questi due dolci al cioccolato.

Mele caramellate con salsa di cioccolato

domenica 3 novembre 2013

Così non lo potrei mai rifare! Polpette e polpettone

Sono lontani gli anni in cui Mario Soldati inventa e conduce il  "Viaggio nella Valle del Po. Alla ricerca dei cibi genuini" primo reportage enogastronomico trasmesso da una neonata RAI - Radio Televisione Italiana. Le radici di foodblogger, chef, master chef, esperti di cucina italiana sono in Petronilla, pseudonimo di Amalia Moretti Foggia, che nella Domenica del Corriere proponeva ricette di buona cucina alle donne obbligate al risparmio, e nell'Italia raccontata da Mario Soldati che viaggiando riscopre piatti e vini, ancora oggi grande ricchezza della tradizione enogastronomica italiana. Le tradizioni, in via di estinzione, si possono, si devono recuperare con saggezza accettando e mettendo a frutto gli inevitabili cambiamenti che la Storia ci riserva. Chi mugugna e si lamenta che il passato era un'altra cosa, quando fa la spesa controlli il contenuto del carrello e si domandi se nel passato, che era tanto bello, avrebbe potuto fare quella spesa. Sicuramente il nostro mugugnoso dovrà svuotare il carrello da confezioni di carta, cartone, polistirolo, polietilene ed altro materiale utile solo ad accrescere rifiuti, quindi uscire dal centro commerciale o supermercato, poi deve controllare il frigorifero per recuperare la roba da mangiare prima che finisca nella pattumiera. E per un futuro migliore facciamo la spesa dai contadini, nelle cascine, al mercato, nelle botteghe vicino casa, certamente occorre un po' di impegno, ma lasciamoci ispirare dal passato, torniamo a Petronilla ed a viaggiare in luoghi già noti, come fece nel dopoguerra Mario Soldati.

venerdì 1 novembre 2013

Gattò di patate. Il potage sfida il timballo di maccheroni

Gattò di patate al formaggio

Il gattò deriva il suo nome dal francese gateau, e da quel miscuglio di cucina francese importata in Sicilia dai monsù, cuochi francesi a servizio della nobiltà, i quali sapevano bene che un piatto è eccellente se si prepara con i prodotti della propria terra, i gattò e la brioscia ripiena di besciamella, piselli e rigaglie di pollo sono il risultato della capacatità trasformare la cucina senza tradire il gusto locale. Questa capacità dei monsù è ben descritta nel celebre romanzo il Gattopardo nell'occasione del pranzo a Donnafugata (alla fine del post è riportato il passo). Il gattò viene preparato con le patate, ma anche con il riso in questo caso è la trasposizione al forno delle arancine. Il gattò, nelle due versioni, è una ricetta ottima per "fare fuori" gli avanzi del frigo, dentro ci potete mettere tutto...o quasi. Il gattò di patate al formaggio, è un piatto ricco che servito con contorno di verdure è un eccellente piatto unico.

mercoledì 30 ottobre 2013

Semolini fritti, ricordi d'infanzia


Semolini fritti
I semolini fritti hanno profumo, sapore e consistenza d'infanzia. Fanno parte della tradizione piemontese, e non devono mancare nella frittura dolce del fritto misto alla piemontese. Il fritto misto non è un piatto economico, come tutti i grandi fritti, e neppure tanto semplice da preparare, infatti è fondamentale la presenza di cervello, animelle, granelle, parti di "scarto" verso cui oggi spesso c'è diffidenza, perchè ancora si teme la mucca pazza (però il pesce crudo del sushi sì, mah!), ma soprattutto non si comprano perchè vanno cucinate con un minimo di impegno. Comunque se volete essere sicuri della provenienza delle carni bovine acquistate biologico, la mucca diventa pazza perchè mangia male. In ogni caso per testare la salubrità delle mucche potete fare un test disponibile qui. I semolini fritti si possono preparare anche senza fritto misto, sono buonissimi, caldi croccanti, dolci, profumati al limone, per una merenda gradita a grandi e piccini,  o come parte di un piatto unico per una cena autunnale. 

domenica 27 ottobre 2013

Menu per due con meno di 10 euro! - Menu nr. 2 -


Insalata russa
Soufflè di zucchini
Due ricette da realizzare con due uova, tre zucchini, una carota, una patata piccola, 50 gr di parmigiano, un panino secco. Il costo come si può facilmente calcolare è inferiore a € 4 anche acquistando prodotti biologici. Se acquistate prodotti non biologici spenderete lo stesso, e forse anche di più perchè sarete costretti a comprare a basso prezzo unitario grandi confezioni di prodotti, insapori, spesso non freschi, che dopo due giorni (o anche meno!) sono da buttare.

Tortina di mele piccola dose

Tortina di mele piccola dose - senza grassi aggiunti -

Questa è una tortina piccola (vedi il righello nella foto), si può preparare velocemente e va bene per ogni occasione, per la colazione, per una pausa pomeridiana, per un fine pranzo. Si prepara rapidamente usando uno di quei piccoli attrezzi da cucina dotati di frusta ad immersione e bicchiere, in questo modo non si sporca quasi nulla perché viene impastato tutto nel bicchiere. Occorre una piccola tortiera, diametro cm 18/20, meglio se dal bordo staccabile. Si può anche cuocere nel fornetto perché è piccola. E' una tortina, facile, economica priva di grassi, rapidissima da preparare.

domenica 20 ottobre 2013

Paste ripiene, esaltazione degli avanzi. Agnolotti, Ravioli o Tortelli di magro con sugo ai porcini

Agnolotti di magro con sugo ai porcini - Sospiro d'estate -


Risparmiare, non significa rinunciare e tanto meno scegliere prodotti scadenti da discount. Un prodotto di qualità non può costare poco, deve costare il giusto. Acquistare prodotti buoni permette di non buttarne via neanche un po'. Le croste di parmigiano nelle minestre o le polpette di pane raffermo (knoedel e canederli) sono un retaggio non solo di recupero e risparmio, ma soprattutto di buona cucina. Sull'onda della crisi risparmiare in cucina sta diventando una moda. Risparmiare non è una moda, ma  un “sentimento” non deve essere una necessità, non significa rinunciare, significa solo scegliere bene impegnandosi solo un po' ai fornelli, ricordando che non si butta nulla e che in casa abbiamo sempre qualcosa per rendere speciale un piatto. Senza “sentimento” non sarebbe nata la Pasta con la mollica e neppure la Pasta e patate 1943. E senza "sentimento" non ci sarebbero neppure gli agnolotti. La cucina è il luogo del "sentimento", il gusto ed il piacere del buon cibo è un espressione del nostro sentire. Diffidate da chi esclama con disprezzo "Io mangio per vivere, non vivo per mangiare", persone così sono contraddette persino dalle galline, le quali razzolando cercano il vermetto più grasso e saporito, e dalle capre che scelgono i germogli migliori e non ripassano mai su una pianta già brucata. Vivere per mangiare, significa vivere nel rispetto della memoria, delle tradizioni, del lavoro di chi produce il pane ed il companatico, rivolgendo attenzione a tutti i "sentimenti" contenuti nel cibo. Non preoccupiamoci che i nostri piatti siamo "glamour" e "fashion", ma che siano buoni e giusti. 
Le paste ripiene esistono grazie agli avanzi esaltati dal "sentimento" che nulla si butta via, neppure un paio di cucchiai di verdura avanzata. 
Ho preparato degli agnolotti di magro (ossia senza carni) con ricotta e borragine e li ho conditi con un sugo che sospira all'estate in attesa dell'autunno, perchè preparato con gli ultimi pomodori maturati alla pianta, a cui ho aggiunto un residuo di porcini secchi (che non potevo utilizzare prima, troppo caldo!) in attesa del nuovo raccolto. Non mi piacciono i nomi strani ma ho sottotitolato questi agnolotti Sospiro d'estate per via degli ultimi pomodori maturati al sole estivo.

domenica 29 settembre 2013

Brioche al grano duro ed olio extravergine d'oliva



Pasta di brioche al grano duro ed olio extravegine d'oliva

200 gr farina di rimacinato di grano duro – 300 gr di farina 0 - 125 ml di latte – 80 ml di olio extravergine d'oliva - 3 uova – 25 gr di lievito di birra (un cubetto di lievito fresco o una bustina di lievito secco) – 30 gr di zucchero (circa tre cucchiai colmi) – sale un pizzico

venerdì 20 settembre 2013

Il nero non è solo di seppia ed il calamaro al forno sposa la patata. Pasta con il nero e calamari al forno


Fusilli al nero di calamaro
Anche i calamari Loligo vulgaris ed i totani Todarodes sagittatus hanno la vescica con il nero, come tutti i Cefalopodi, ma in cucina solitamente si utilizza il nero di seppia Sepia officinalis perchè questo mollusco ha una sacca di inchiostro più grande. Però se avete un fornitore di fiducia, pulirà il vostro calamaro o totano mettendo da parte il nero, e lo farà sicuramente volentieri. Io ho scoperto la possibilità di utilizzare il nero di calamaro e di totano grazie al consiglio del pescivendolo, e così con quello che solitamente viene buttato via si può preparare un sugo per una pastasciutta nera, ma non troppo.

Calamaro

Seppia
Se siete abili a pulire questi molluschi, mettete da parte la vescichetta con il nero, le uova ed utilizzate la parte superiore dei tentacoli per preparare un eccellente condimento per la pasta. Per eviscerare il calamaro, staccate delicatamente i tentacoli dalle interiora, eliminate lo stomaco che può contenere residui di sabbia, poi staccate la vescichetta del nero insieme al resto delle interiora utilizzando un coltellino affilato e facendo attenzione a non incidere la sacca del nero. Spellare bene sia il corpo (mantello) che i tentacoli, ed eliminate le cartilagini attaccate alle ventose del totano. Osservate bene l'immagine dell'anatomia del calamaro vi aiuterà a pulirlo. Osservate anche l'immagine dell'anatomia della seppia per evidenziare le differenze. Cliccando sulle immagini si aprirà la pagina da cui sono tratte. Osservate dove si trovano gli organi riproduttivi (gonadi), chiamiamole uova, mettiamole da parte insieme alla vescica di nero ed aggiungiamole al sugo. La pasta con il nero di calamaro o totano, non è nera come quella preparata con le seppie, il sapore è più dolce e meno intenso, ma altrettanto buono. Ed ora due ricette: una buona pastasciutta con il nero di calamaro, e calamari al forno con patate.

venerdì 6 settembre 2013

Riso ai pistacchi con zucchini e limone

Un semplice riso con zucchini caramellati, limone e pistacchi per questa fine estate.
Sformato di risotto al pistacchio e zucchini caramellati al limone
Il pistacchio (Pistacia vera) è ormai una moda. Il Pistacchio verde di Bronte DOP è famosissimo ed alla ribalta in tutte le gelaterie. In Italia la produzione di pistacchio è tutta concentrata in Sicilia, soprattutto nei paesi etnei della provincia di Catania: Bronte, Adrano e Biancavilla. Una minore superficie è coltivata nella provincia di Agrigento, Caltanissetta e di Palermo. La produzione etnea deriva da piante nate spontaneamente nei terreni lavici e successivamente innestate, viene coltivata e raccolta quasi esclusivamente a mano. Nelle altre zone invece i pistacchieti non sono spontanei e sono stati realizzati con varietà e tecniche più adatte alla produzione meccanizzata. Con mandorle e pistacchi si produce il torrone siciliano. Famoso e soprattutto molto buono, è il torrone di Caltanissetta, entrato nell'elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT). Oltre al pistacchio di Bronte è da ricordare il pistacchio di Raffadali, paese della provincia di Agrigento Nell'agrigentino si prepara un marzapane a base di pistacchio. Il paese di Favara è tristemente noto per avere il più alto tasso di abusivismo edilizio d'Italia, ma anche per l'agnello pasquale, dolce di marzapane alle mandorle con ripieno di marzapane al pistacchio. In verità questa specialità non è solo di Favara, io ne ho mangiato uno eccellente prodotto dalla monache di un convento di Cattolica Eraclea, altro paese dell'agrigentino. Occorre osservare che il pistacchio siciliano ha caratteristiche organolettiche, quali sapidità e profumo particolarmente spiccati rispetto alle produzioni californiane, spesso di qualità decisamente scadente, che più facilmente troviamo in vendita. Altra significativa caratteristica, che distingue il pistacchio siciliano da altre produzioni, oltre al sapore, è il colore, i semi (i pistacchi) sono di un verde intenso con sfumature smeraldo e sono ricoperti da una pellicola di colore violetto brillante. Se non possiede questi due colori, verde e violetto brillanti. Come tutta la frutta secca i pistacchi sono altamente calorici (circa 600 calorie per 100 gr), ma basta un pugnetto di pistacchi per aromatizzare il nostro riso.

martedì 20 agosto 2013

Da tenere in frigo. Pasta con uova di pesce, peperoni ripieni, crespelle alla ricotta e...

Pasta uovo di pesce e broccoletti
Prima o poi le mie foto saranno migliori, intanto accontentiamoci! Primi piatti o piatti unici, da preparare, mettere in frigo e al momento giusto prenderli per mangiarli così come sono, freddi con un po' di limone o con una salsa di basilico e pomodoro crudo. Piatti pensati perchè mi piacciono le uova di pesce, perchè degli spinaci erano avanzati, perchè mi è piaciuto mettere insieme il sapore mediteraneo estivo dei peperoni con le spezie orientali. Il risultato è stato consumato ed apprezzato. I pescivendoli di solito regalano le uova del pesce, così si prepara una pasta davvero economica, perché non si butta nulla. Eccovi le ricette.

giovedì 15 agosto 2013

Gelo. Il gelo di "mellone"

Gelo, non è la temperatura di ferragosto, ma un tradizionale dolce siciliano, una crema, preparata con l'anguria. Profumata al gelsomino, è una preparazione molto semplice, fresca e poco calorica, eccovi la ricetta...

domenica 11 agosto 2013

Cabbasisi, caponatina, pesce e feste di fine estate

Il termine cabbasisi è stato diffuso recentemente al mondo da Andrea Camilleri, il commissario Salvo Montalbano, non li vuole scassati e torto non ne ha, ci sono personaggi che continuano a scassare i cabbasisi anche quando sono condannati, ma lasciamo perdere e vediamo cosa sono i cabbasisi. Sono il tubero dolce del Cyperus esculentus, nella piana di Valencia vi sono distese di questa pianta, chiamat chufa, coltivata per la bevanda tradizionale orxata de xufa. In commercio troviamo sotto forma di sciroppo l'orzata ottenuta con essenze dal sentore di mandorla, utilizzata per la preparazione di bibite e long-drink. L'orxata de chufa ha un gradevole profumo di mandorla, con una dominante di mandorla amara; come il latte di mandorla, possiede innumerevoli proprietà benefiche, la chufa de Valencia ha ottenuto la DOP. Ma torniamo ai cabbasisi, il nome di questi tuberi pare derivi dall'arabo habbazīz trasformato nell'italiano babbagigi. In Sicilia il Cyperus cresce spontaneo ed il nome arabo habbazīz si trasforma in cabbasisi. Il termine  si estende, passando dal definire il dolce tubero a quegli attributi che Montalbano non vuole scassati soprattutto quando si appresta a mangiare
Caponatina
"...La caponatina! Sciavuròsa, colorita, abbondante, riempiva un piatto funnùto, una porzione per almeno quattro pirsone. Erano mesi che la cammarera Adelina non gliela faceva trovare.", certo che non poteva farla quannuegghiè (se capite il camillerese, capite anche che sento dire con quannuegghiè) la caponatina, va fatta nella stagione giusta con la melenzana giusta, quella scura, che non a caso si chiama violetta palermitana. Si dice che la caponata derivi il nome da un pesce  "povero" la Lampuga (Coryphaena hippurus) che in Sicilia si chiama Capone, ma potrebbe essere viceversa, poco importa, capone e caponatina si accompaganano meravigliosamente. Il capone, è un pesce di scarso valore commerciale (si fa per dire, ormai!) viene catturato con la tecnica dei "cannizzi", ma di questo diremo in futuro. Intanto organizzatevi una vacanza in Sicilia a San Vito lo Capo, dal 20 al 22 settembre è Tempuricapuni un evento, meno noto del cous-cous fest, dedicato al capone ed al pesce azzurro. Il pesce pescato la notte e portato a riva la mattina viene fritto ed arrostito in piazza dai pescatori. L'anno scorso con appena 5 euro si acquistava un gran bel piatto di pesce misto: capone, calamari, sarde, suri, sgombri...fritto ed arrostito con contorno di insalata, insieme a pane, vino e melone giallo, che nella varietà Cartucciaru di Paceco è un presidio slow-food.
Tornando alla caponatina oltre a quella di Adelina, ve ne sono tante versioni quante sono le famiglie che la preparano, ecco la mia.

sabato 10 agosto 2013

Agrodolce, sapore estivo per le verdure

Verdure fredde dal sapore estivo, l'agrodolce permette di conservare più a lungo le preparazioni. La caponata di melenzane è forse la più conosciuta preparazione di verdure in agrodolce della cucina siciliana. Non meno appetitosi sono gli zucchini in carpione, piatto della tradizione piemontese. D'estate prepariamo le vedure in agrodolce e teniamole in frigo, durano anche tre o quattro giorni. Per una cena estiva lessate degli sgombri in poca acqua e aromi, serviteli freddi con le verdure in agrodolce. Naturalmente  sbizzarritevi, le verdure in agrodolce accompagnano bene oltre allo sgombro, anche un polpettone freddo. Se volete un piatto unico, da preparare con anticipo e conservare in frigo, fate lessare del riso, conditelo con poco olio e aromi, servitelo freddo con pesce o carne accompagnati da verdure in agrodolce. Buono, fresco, completo e soprattutto economico.


Verdure in agrodolce


lunedì 5 agosto 2013

Cous-cous

Il couscous (o cus-cus) è fatto solo con semola di grano duro, la preparazione richiede che la semola sia “incocciata”, ossia mescolata con i polpastrelli attraverso un movimento rotatorio, aggiungendo acqua ed olio d'oliva, in maniera che i granelli si "incoccino" formando il grano di cous-cous. Un metodo semplice, quando si sa come fare!

Se volete saperne di più, fate una vacanza a San Vito lo Capo durante il cous-cous fest. Quest'anno se siete Buskers, il cous-cous fest vi cerca. L'evento sarà dal 24 al 29 settembre 2013, il miglior periodo per visitare la Sicilia.
Pescato per cous-cous
Per preparare un buon cous-cous non è necessario che sappiate “incocciarlo”, potete utilizzare il cous-cous pronto che si trova in commercio, però non seguite assolutamente le indicazioni delle confezioni e tanto meno usate acqua calda, se lo farete il vostro cous-cous sarà appiccicoso.

sabato 27 luglio 2013

Caramelliamo! Pasta, pane, zucchero ed olio extravergine d'oliva.

Due facili ricette per colazione, merenda, dessert o aperitivi originali e soprattutto economici e rispettosi del cibo che non va mai buttato via perciò il pane e la pasta avanzati caramelliamoli ed usiamo l'olio d'oliva extravergine per un croccante profumo! Non trascurate le Note alla ricetta.

Capellini caramellati


Pane caramellato



martedì 16 luglio 2013

Paste fredde con tanta verdura

Pasta fredda con tenerumi

La pasta con i tenerumi è tradizionalmente una minestra, la ricetta la trovate nella pagina Ricette di Mammarana, ma altrettanto buona è la Pasta con i tenerumi asciutta. Ve ne propongo una versione fredda. Un'altra pasta fredda molto buona sono le candele di Gragnano con broccoletti e gamberetti. Due ricette estive da provare!

domenica 14 luglio 2013

14 luglio Rivoluzione! Pasta con zucchina e ricotta infornata

Rigatoni con zucchina e crema di ricotta al basilico
Duemila anni fa dire "civis Romanus sum", evidenziava i privilegi posseduti dalla cittadinanza romana. Il privilegio di essere italiano, di essere erede di infinite ricchezze, dovrebbe essere tenuto maggiormente in considerazione, è vero che da alcuni decenni la nostra Patria è stata bistrattata, ed in molti casi lo è ancora. Eppure un italiano

giovedì 4 luglio 2013

Polli ruspanti, ricordi di mandorle e alcuni buoni, sani consigli


Pollo piastrato con verdure di stagione
Pollo alla cacciatora versione estiva
Pollo ruspante, e verdure di stagione, tutto comprato al mercato di Campagna Amica, a Palermo è vicino casa mia, ogni sabato. Da un po' di tempo, faccio la spesa una volta la settimana acquistando verdure, formaggi, carni e tanto altro. Conservo le verdure lavate ed asciugate dentro contenitori o sacchetti in frigo e le consumo secondo il loro tempo di conservazione. Le carni le surgelo subito in porzioni per poi scongelarle mettendole in frigo la sera prima. Non ho bisogno di andare al supermercato
e soprattutto posso acquistare prodotti a Km0, freschi e biologici. Comprare in questo mercato fa ricordare momenti passati, mai dimenticati, ma soffocati dalla uniformità del gusto reso accattivante da packaging, brand famosi ed altre diavolerie pubblicitarie che impediscono di scegliere attraverso il dialogo con i produttori, e che costringono a soliloqui davanti a scaffali pieni di tanta di quella roba che fa solo confondere ancora di più.

mercoledì 3 luglio 2013

Gli ultimi giorni di Pompei. Pesto agrumato e ricotta di bufala infornata


Mafaldine con pesto agrumato al basilico
Il titolo del post non si riferisce al romanzo o alle versioni cinematografiche, che hanno raccontato l'eruzione del vesuvio del 79 d.c., ma alla notizia recente di centinaia di turisti venuti a visitare gli scavi di Pompei e fermati da uno sciopero dei custodi del sito archeologico.

mercoledì 26 giugno 2013

Limoni ed ulivi. Dolcetti al limone ed olio d'oliva extravergine

Limone lunare d'agosto

Una ricetta semplicissima, dolcetti preparati con olio extravergine d'oliva e aromatizzati al limone. Non dimenticate che il succo di limone si può utilizzare per la preparazione di granite, procedendo come ho già spiegato per una preparazione semplice e rapida della granita di limone e granita di fragole.
Limoni ed ulivi hanno un loro habitat molto speciale sul lago di Garda. Le limonaie del Garda sono un tesoro a rischio di estinzione una delle tante grandi ricchezze italiane. Quello della foto è un limone lunare, su una pianta di non so quanti anni, 50 sicuramente. E' chiamato così per la sua capacità di rifiorire con la rapidità del cambio della luna. A questo limone Danilo Dolci ha dedicato una raccolta di versi. Le limonaie del Garda, il Limone lunare, Danilo Dolci sono ricchezze da salvare...ce la faremo? Intanto prepariamo questi dolcetti che l'impresa è più semplice...

giovedì 20 giugno 2013

Prova di Maturità. La granita

Granita di fragole e cantalupo
Esami di maturità, prima prova. L'analisi del testo, tratto dalla prefazione di "L'infinito viaggiare" di Claudio Magris ha suscitato commenti e domande, chi è costui? Ho trovato geniale la scelta, rimane immutato il rispetto per i grandi, i cui nomi sono stati difesi da commenti di chi non reputa la penna di Magris all'altezza di un esame di maturità.

venerdì 14 giugno 2013

Svuotiamo la dispensa! Crema di lenticchie

Gattopardi e Lenticchie

Crema fredda di lenticchie con pik-pak
Un buon piatto parte da buoni ingredienti, che sebbene possano essere stati dimenticati in un barattolo nella dispensa, non tradiscono mai.
Avevo un po' di lenticchie non qualsiasi, lenticchie siciliane, non le più famose (forse) Lenticchie di Ustica, piccolissime, ma le più grandi Lenticchie di Villalba e che mia madre diceva essere le migliori lenticchie della sua infanzia, ed una ragione c'era, infatti fino agli anni Sessanta del secolo scorso, ossia prima di quel boom economico che oggi si dimostra non essere stato così utile alla nostra agricoltura, la Sicilia era la prima produttrice di lenticchie e Villalba, paese in provincia di Caltanissetta, ne produceva la maggior quantità.
Villalba è anche il paese di Calogero Vizzini, detto Don Calò, personaggio che, come tante cose siciliane, sta in una sfera mitologica.

martedì 11 giugno 2013

Svuotiamo la dispensa! Capellini alla piastra

Capellini alla piastra e pollo alla cacciatora
A giugno è già ora di "fare fuori" gli avanzi della dispensa. Ed era questo che avevo in casa e da tempo guardavo e volevo "far fuori": un pacchetto da 250 gr. di spaghettini di riso, e altri 250 gr. di lenticchie. Minestra di spaghettini con lenticchie, non era certo una buona idea, nonostante il clima autunnale di questo giugno, non era il caso "inventare" una minestra con spaghettini di riso, che oltretutto non  mi ispirava neppure un po'. Poi gli spaghettini erano lì "per caso", non li avevo comprati, ma erano lì, e li dovevo cucinare. Mi ha aiutato il ricordo delle frittate di pasta della nonna così ho preparato...

domenica 9 giugno 2013

Panna cotta e Bianco mangiare


Panna cotta alla lavanda con salsa al caramello
Una panna cotta da bis, alla Antica trattoria dei due Cavalli a Saluzzo, vale il viaggio, e non solo per la panna cotta. Una buona panna cotta è semplice da fare, ma il risultato dipende solo dagli ingredienti: panna, latte freschissimi. Io ne ho preparato una versione alla lavanda. Non dimenticate, domenica prossima 16 giugno si svolgerà San Giacomo delle Segnate (Mantova) la Festa della lavanda. La festa si svolge nell'azienda agricola Stoffi. Potrete scoprire il profumo della lavanda sorseggiando una bionda EVA, una birra nata tra le mani del titolare della agricola Stoffi. Sicuramente una bionda alla lavanda vale il viaggio, preparatevi per il prossimo week-end, intanto continuate la lettura per le ricette della Panna cotta e del Bianco mangiare...

giovedì 6 giugno 2013

Guerra, crisi, ed ispirazioni gastronomiche. Pasta e mollica

Pasta e mollica

La mia nonna, durante la guerra, a Palermo, con la pasta e pane razionati, ma con patate, cipolle, pomodoro ed un poco di caciocavallo inventò una pasta e patate (io l'ho chiamata Pasta e patate 1943 la trovate al precedente link come seconda ricetta)  ed un gateau di patate per portare in tavola un po' di abbondanza. Se del gateau (anzi gattò) volete la ricetta fatemelo sapere che ve la racconto, buona e facilissima da preparare.Intanto eccovi la ricetta della Pasta e mollica.

sabato 1 giugno 2013

Storia degli spaghetti e ricetta "azzizzata" alla lavanda. Pasta con tonno e lavanda



Mezze pennette al tonno, lavanda e limone
"Ad una giornata di cammino da Palermo, verso levante, sorge Tirmah (Termini), sopra un poggio che sta a cavaliere sul mare … A ponente di Termini vi è un abitato At Tarbi’ah (Trabia, la quadrata), incantevole soggiorno, ricco d’acque perenni che fanno muovere parecchi mulini. Trabia ha una pianura e dei vasti poderi nei quali si fabbrica gran copia di Itryia (pasta a strisce) da esportare in tutte le parti specialmente in Calabria e in altri paesi di mussulmani e cristiani; se ne spediscono moltissimi carichi di navi...’’.

mercoledì 1 maggio 2013

Famose pastasciutte. Amatriciana e Carbonara

Amatriciana e Carbonara

L’Amatriciana è una ricetta dei pastori, il suo nome deriva dal comune di Amatrice in provincia di Rieti. Nasce senza pomodoro e questo ingrediente viene aggiunto solo alla fine del 1700, con la diffusione dei prodotti importati dalle Americhe (grazie Americhe!). La ricetta si diffonde a Roma grazie ai pastori, che spostandosi per la transumanza verso le campagne romane, fecero conoscere questa ricetta nella capitale.

martedì 16 aprile 2013

Patate! Patate lesse-fritte, pollo caramellato, pasta patate e nocciole - Menu nr. 1 -

Altre ricette con le patate

Quando bollite le patate fatene qualcuna in più, conservatele con la buccia in frigo in un contenitore oppure in un piatto coperto da pellicola. Non lasciate scoperte perchè si ossidano e diventano scure.
Le patate bollite che avete conservato in frigo preparatele così.

lunedì 15 aprile 2013

Patate! Tortino di patate facile

Ricette con le patate

Tortino di patate
3-4 patate medie circa 400 gr - prosciutto cotto - stracchino - 1 uovo- olio - burro - noce moscata - pepe - sale

lunedì 8 aprile 2013

Se passi dall'Abruzzo. Dolce al cucchiaio


Coppa settimo senso (dose per 4 coppe)
mascarpone gr. 250 – uova 2– panna 50 ml – cioccolato fondente gr 80 – cioccolato gianduia gr 80 zucchero gr. 80 – biscotti tipo frollini 8-12 – caffè amaro due tazzine - (facoltativo) rum o altro liquore un cucchiaio

giovedì 4 aprile 2013

La semantica in cucina e la filosofia del pasticcino. Pasta con la salsa, pasta 'ncaciata, pane e vino


Mi è stato fatto un appunto linguistico su “scendere la pentola dal fuoco”. 
E' vero si tratta di un solecismo, ma quando parliamo e scriviamo, pensiamo inevitabilmente nel linguaggio che si è stratificato per ultimo nella nostra mente.
Un po' come un dolce che mostra la superficie ben decorata, e sotto nasconde qualcosa che dobbiamo scoprire. Il mio linguaggio ha una “decorazione” siciliana, perché vivo a Palermo.
Avrei potuto dire “tirare giù la pentola dal fuoco” anche questo è un solecismo legato al mio “ripieno” piemontese. In italiano non so come si dice, però “tirare giù una pentola” non è da accademici della crusca!
La mia ignoranza quindi mi ha indotto ad una riflessione.

giovedì 21 marzo 2013

E' primavera...pasta con verdure di primavera

 ...svegliatevi bambine...

Pastasciutta di prima Primavera
200 gr di fusilli o 300 di tagliatelle fresche
2 cuori di carciofi (ossia carciofi freschi puliti)
2 zucchini con il fiore
1 cipollotto
2  tuorli d'uovo
2 cucchiai di olio extravergine di oliva italiano
sale, pepe alla creola (quello di tanti colori), buccia di limone

domenica 17 marzo 2013

Al primo post



L'Italia è la patria dei tajarin, dei tortelli, dei timballi di maccheroni principeschi, della polenta concia, della pastasciutta.

La Pastasciutta è una metafora, è la luce dell'ora del pranzo, il suono delle stoviglie, qualcuno sta apparecchiando tavola, dalla cucina arriva un buon profumo, una buona fumante pastasciutta ci aspetta...

Il passato, una risorsa da non dimenticare
Cosa si metteva in tavola quando le cucine erano economiche, quando il frigorifero si chiamava ghiacciaia, tre figli erano pochi, c'era un solo stipendio, quello di papà, e le mamme cucinavano e si profumavano di Coty....
Questo blog vuole continuare questa tradizione per questo l'ho chiamato Cresciuti a pastasciutta, per ricordare profumi caldi e casalinghi.
Mi hanno ispirato...
...un quaderno dei primi anni cinquanta con appuntate ricette di dolci, soufflè, sformati, fritti, salse...
Libri e libretti, appunti in piccole agende, quadernetti, foglietti scritti da nonne, mamme e zie...
Ritagli della rubrica "saper spendere" del quotidiano "La Stampa". Copie della Cucina Italiana dagli anni trenta al '68, le ricette e la vita di Petronilla 
...due città Palermo e Torino, profumo di rosticceria e di pasticceria...

Si comincia...
...da una buona spesa ecco un mio decalogo .

E non dimenticate Mammarana, con i suoi consigli e ricette semplici per risparmiare e non sprecare.

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