Il couscous (o cus-cus) è fatto solo con semola di grano duro, la preparazione richiede che la
semola sia “incocciata”, ossia mescolata con i polpastrelli
attraverso un movimento rotatorio, aggiungendo acqua ed olio d'oliva, in maniera che i granelli si "incoccino" formando il grano di cous-cous.
Un metodo semplice, quando si sa come fare!
Se volete saperne di
più, fate una vacanza a San Vito lo Capo
durante il cous-cous fest. Quest'anno se siete Buskers, il
cous-cous fest vi cerca. L'evento sarà dal 24 al 29 settembre 2013, il miglior periodo per visitare la Sicilia.
Pescato per cous-cous |
Per preparare un buon cous-cous
non è necessario che sappiate “incocciarlo”, potete utilizzare
il cous-cous pronto che si trova in commercio, però non seguite
assolutamente le indicazioni delle confezioni e tanto meno usate
acqua calda, se lo farete il vostro cous-cous sarà appiccicoso.
Per prepare il cous-cous che si acquista già pronto, è necessario prima farlo “rinvenire” e poi farlo insaporire sul vapore, se non avete una cuscussiera, potete usare un colapasta.
Per prepare il cous-cous che si acquista già pronto, è necessario prima farlo “rinvenire” e poi farlo insaporire sul vapore, se non avete una cuscussiera, potete usare un colapasta.
Il cous-cous in in forma di tabulè è insaporito a freddo.
Come fare rinvenire
il cous cous
Per 4-6 persone
Cous-cous 8 bicchieri –
Acqua– olio d'oliva- sale
Cous-cous "rinvenuto" in cottura |
Cuocere il cous-cous
Mettete in una pentola
una carota a pezzi, sedano, cipolla, aglio, basilico, prezzemolo, un
chiodo di garofano e sale e portate a bollore. Accomodate un
colapasta di acciaio, con fori non troppo grossi, sulla pentola,
affettate una cipolla sul fondo, mettete il cous-cous nel colapasta,
dosate la fiamma affinché il brodo vegetale bolla lentamente. Per
evitare la fuoriuscita di vapore chiudete il colapasta con uno
strofinaccio bagnato. Coprite con un coperchio. Fate cuocere per
15-20 minuti mescolando ogni tanto con una forchetta.
Il cous-cous quando è
cotto ha i grani belli gonfi che non si appiccicano, il tempo di
cottura dipende dalla marca che utilizzate. Quando è cotto
lasciatelo al caldo nel colapasta, per servirlo con il vostro condimento preferito.
La cottura su vapore di
brodo vegetale consente di avere un cous-cous “neutro”
utilizzabile con quaunque condimento.
Se preparate un
cous-cous di pesce potete fare un brodo di pesce con i pesci meno
pregiati ed al vapore di questo brodo cuocete il cous-cous.
Cous-cous alla Bice |
Altrettanto vale per il
cous-cous di agnello che cuoce sul vapore di cottura delle carni.
Tabulè ovvero
cous-cous freddo
Se volete fare un
tabulè, non è necessario cuocere il cous-cous, la cottura su vapore
consente infatti al cous-cous di impregnarsi degli aromi che sono
quelli del brodo su cui cuoce, in questo caso il cous-cous è servito
alla stessa temperatura delle carni o dei pesci con cui si
accompagna. Il tabulè è un
cous-cous servito freddo, deve essere fatto “rinvenire” per
bene, quindi dopo aver “lavato” il cous-cous deve essere
lasciato riposare al fresco (d'estate in frigo) coperto con uno
strofinaccio umido, almeno un'ora, aggiungendo ancora un paio di
cucchiai di olio extravergine d'oliva e mescolando fino a quando che
i granelli gonfino bene e restino staccati. A questo punto potete
condire come preferite il vostro cous-cous e lasciarlo ancora
riposare per almeno un paio di ore in frigo.
Nota alla ricetta
Per un cous-cous sempre pronto: cucinatelo su vapore di brodo vegetale, quando è cotto allargatelo su un piatto ed aggiungete ancora un filo d'olio, fatelo raffreddare. Lo potete conservare in frigo per un paio di giorni e se volete potete congelarlo in porzioni per 1-2 persone. Al momento di usarle lasciate fuori dal frigo le porzioni, dopo qualche ora sono pronte per essere condite a piacere.
Il cous-cous come il pane, la pasta e la polenta accompagna i piatti della tradizione.
A Mazara del Vallo,
come a Tunisi si prepara con carni di agnello e vegetali, mentre
Trapani ed a Marsala la tradizione vuole che sia di pesce.
A Marsala ho mangiato
il miglior cous-cous che si possa immaginare, incocciato a mano,
condito con brodo fatto con piccolo pesce di “scarto". Non
mancava il “matarocco” un pesto a base di basilico, aglio,
pomodoro, peperoncino e soprattutto non mancava il pescato più
pregiato, saraghi, ricciole, dentici, mazzancolle, aragostine cotte nel brodo filtrato. Il pesce di scarto, passato al setaccio, era
utilizzato per addensare il brodo a cui era aggiunto a fine cottura
un pestato di aglio prezzemolo ed olio etravergine d'oliva. Oltre al
pesce “a brodo” non mancava una zuppetta di molluschi e neppure
le mezze aragoste gratinate, le cui chele erano finite nel brodo del
cous-cous.
Il cous-cous, a fine
cottura veniva lasciato riposare, aggiungendo poco brodo in modo tale
che già da solo era molto saporito. In tavola non mancavano tanti
spicchi di limone estivo, il verdello, ottimo per insaporire
il cous-cous. Il condimento migliore però era l'affetto e l'attenzione
per gli amici seduti a tavola, qualunque cibo dal semplice “pane cunzato”
(pane caldo con olio sale ed altri ingredienti) al sontuoso cous-cous
era perfetto perché preparato per la gioia ed il piacere degli invitati, scegliendo i migliori ingredienti e lavorandoli con le mani e
dedicandoci tutto il tempo che merita la cura di un pranzo preparato con amore.
ciao gabriella come vedi dopo il nostro incontro al supermercato sono qui interessata alle tue ricette.tu a pastasciutta io cresciuta a couscous,padre marsalese quindi per me questo piatto rappresenta la festa,la nonna che incoccia il profumo del pesce e si molto aglio.però impariamo a incocciarlo,prendiamoci un ora e mentre la zuppa è sul fuoco andiamo di polpastrelli.ottima ginnastica tra le altre cose ahahhha.a marsala a carnevale,molto probabilmente per far dispetto agli arabi,i marsalesi facevano il couscous di maiale,con cannella e zucchero,dagli arabi infondo abbiamo imparato l'uso delle spezie,ma anche interessante il cuscuseddu ovvero la semola incocciata molto grossa per poi essere condita con intingolo di broccoli.una vera goduria.magari una domenica ci vediamo e ne parliamo.ciao sonia
RispondiEliminaSonia ti ho perso di vista, e rispondo solo ora! Marsala è un luogo bellissimo e la gente è straordinariamente ospitale. Spero di rivederti e parlare di antiche ricette dimenticate. A presto
Elimina