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sabato 1 giugno 2013

Storia degli spaghetti e ricetta "azzizzata" alla lavanda. Pasta con tonno e lavanda



Mezze pennette al tonno, lavanda e limone
"Ad una giornata di cammino da Palermo, verso levante, sorge Tirmah (Termini), sopra un poggio che sta a cavaliere sul mare … A ponente di Termini vi è un abitato At Tarbi’ah (Trabia, la quadrata), incantevole soggiorno, ricco d’acque perenni che fanno muovere parecchi mulini. Trabia ha una pianura e dei vasti poderi nei quali si fabbrica gran copia di Itryia (pasta a strisce) da esportare in tutte le parti specialmente in Calabria e in altri paesi di mussulmani e cristiani; se ne spediscono moltissimi carichi di navi...’’.

Al Idrisi (1100 ca.-1164 ca.) fu un geografo arabo chiamato da Ruggero II per realizzare un planisfero in argento. Idrisi rimase a lungo a Palermo ed insieme ai numerosi tecnici, scienzati ed intellettuali presenti a corte realizzò il planisfero (andato perduto, forse fuso per ricavarne l'argento) ed un testo Il “Il diletto per chi desidera girare il mondo o Libro di Ruggero ” importante riferimento per chi viaggiava, una guida turistica ante litteram. Nel Libro di Ruggero sono riportate le notizie sugli itriyah (strie) strisce di pasta, gli antenati degli spaghetti. Il racconto di Idrisi dimostra che in Italia gli spaghetti non vennero introdotti da Marco Polo di ritorno dalla Cina (1295). Idrisi racconta magnificamente, luoghi con descrizioni che trasformano l'immaginazione in immagini reali, testimoniando lo splendore di un mondo mediterraneo, multiculturale, produttivo. Idrisi descrive il Regno del Sole che si sviluppò con i Normanni nel Sud (in corsivo cito i titoli di due testi dello storico inglese J. J. Norwich). La Sicilia normanna possiede testimonianze magnifiche, a Palermo la Zisa, la Splendida, da cui il verbo siciliano “azzizzare” che significa riuscire a fare cose belle con pochi semplici elementi, non è il semplice abbellire, ma qualcosa di più.

Anche in cucina si può praticare l'arte di azzizzare. Avevo nella dispensa: pasta di formato fusilli corti, olio extravergine d'oliva, una scatoletta di tonno al naturale, pepe alla creola; per azzizzare la pasta ho raccolto in giardino un limone e qualche spiga di lavanda.


Fusilli azzizzati alla lavanda (2-3 porzioni)
250 gr di fusilli corti o mezze pennette- gr. 250 di tonno al naturale -  olio e.v. d'oliva - pepe alla creola - i fiori di 4-5 spighe di lavanda - un limone
Mettere in una terrina il tonno sgocciolato, aggiungere l'olio a filo mescolando fino a che il tonno non abbia una consistenza morbida ed un po' spumosa; aggiungere la buccia grattugiata di un limone e mescolare; sfilare 4-5 spighe di lavanda nel composto e rimescolare; macinare sul composto un po' di pepe alla creola. Quando la pasta è cotta scolarla lasciando da parte (sempre bene farlo!) poca acqua di cottura. Versarla nella terrina e mescolare bene aggiungendo poca acqua di cottura per ammorbidirla. Mettere i fusilli in un piatto di portata e decorarli con qualche spiga di lavanda e con il limone tagliato a spicchi. Ottima fredda con una spruzzata di limone.

Nota alla ricetta
Può essere complicato, ma è un'ottima idea usare il pesce fresco,  qualche scatoletta di tonno - una specie troppo sfruttata -  si può tenere in dispensa, acquistando con giudizio, informandosi e leggendo l'etichetta. Utilizzate pesce a scarso valore commerciale, ma ad alto valore nutritivo, pesce sostenibile per l'ambiente: allunga, palamita, lampuga, sgombro, da lessare in pochissima acqua salata con aglio ed alloro; si conserva sott'olio in frigo per alcuni giorni e si può usare per insalate e pastasciutte.

L'idea di usare la lavanda mi è venuta osservando che il rosmarino produce una bella spiga dai fiori azzurrini, ed anche la lavanda ha una spiga con fiori simili. Semplicemente dall'osservazione ho intuito che la lavanda (Lavandula spica) ed il rosmarino (Rosmarinus officinalis) dovevano essere "imparentati". Infatti appartengono alla stessa famiglia le Lamiaceae o Labiatae a cui appartengono anche la salvia (Salvia officinalis), l'origano (Origanum vulgare), la maggiorana (Origanum majorana). 
Naturalmente occorre sempre fare attenzione prima di consumare qualcosa, quando ho usato i fiori di lavanda sapevo che erano commestibili. La lavanda si trova nelle tisane per combattere l'isonnia e chi è andato in Provenza, il regno della lavanda, avrà visto e provato i biscottini alla lavanda. In Italia la lavanda, essendo una pianta mediterranea è molto diffusa e viene coltivata principalmente in Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Umbria e Toscana.

Link, passeggiate e belle storie
Nel Monferrato alla Cascina Blengio per passeggiare tra la lavanda prodotta da questa azienda biologica del Monferrato ed incontrare la Robiola di Roccaverano accompagnata da un Brachetto d'Acqui

A San Giacomo delle Segnate in provincia di Mantova si svolge la Festa della lavanda, presso l'azienda agricola Stoffi, tra un assaggio di coppa, pancetta, gnocco fritto accompagnato da EVA la prima birra blanche artigianale alla lavanda.  
L'azienda agricola Stoffi è stata danneggiata dal sisma del maggio 2012. A causa del terremoto l'agriturismo non è in funzione, però anche questa'anno, come nel 2012 e nonostante il terremoto, la festa ci sarà. Domenica 16 giugno, andate a San Giacomo delle Segnate questa è la pagina FB della agricola Stoffi.

Tormando a Idrisi ed alla pasta  in un inventario datato 1279 un mercante genovese parla un carico di macharoni, e furono i commercianti genovesi che permisero la diffusione della pasta tanto che i trattati gastronomici del Trecento e Quatrocento consideravano genovesi le ricette di Tria. La Pastasciutta è una buona e bella invenzione che scorrazza nel Mediterraneo da oltre mille anni, una bella invenzione che ha unito nord e sud d'Italia senza togliere niente ai risotti ed alla polenta, che sono buonissimi. Un piatto di pasta condiviso rende felici, ed unisce tante culture, e poco importa chi l'abbia inventato, perché ogni giorno possiamo inventarne di nuovi, da condividere soprattutto con chi ne ha più bisogno, ricordando che siamo cresciuti e possiamo continuare a crescere con la pastasciutta.

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