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giovedì 6 giugno 2013

Guerra, crisi, ed ispirazioni gastronomiche. Pasta e mollica

Pasta e mollica

La mia nonna, durante la guerra, a Palermo, con la pasta e pane razionati, ma con patate, cipolle, pomodoro ed un poco di caciocavallo inventò una pasta e patate (io l'ho chiamata Pasta e patate 1943 la trovate al precedente link come seconda ricetta)  ed un gateau di patate per portare in tavola un po' di abbondanza. Se del gateau (anzi gattò) volete la ricetta fatemelo sapere che ve la racconto, buona e facilissima da preparare.Intanto eccovi la ricetta della Pasta e mollica.
Oggi la crisi colpisce anche il carrello della spesa ed io dico evviva! Possiamo ricominciare a mangiar bene e cucinare, anche solo un po'. E poi facciamola la guerra ai piatti pronti da banco frigo e surgelati, costano un accidenti, non sappiamo che accidenti contengono almeno fino a quando uno scandalo non ci svela i segreti della loro produzione. Cominciamo lasciarli fuori dal nostro carello ed al supermercato andiamoci meno spesso.
Con un po' di pane secco, con la parte finale di un cipollotto, qualche pomodorino e basilico ecco pronto un bel piatto di pastasciutta.

Pasta e mollica (mollìca a Palermo è il pangrattato)
Ingredienti
5-6 cucchiai di pangrattato macinato grossolanamente
la parte finale di un cipollotto
una decina pomodorini
olio e.v.o. 4-5 cucchiai
spaghettoni 250 gr
In una padella dove poi sarà saltata la pasta, versare 3 cucchiai di olio, la coda di cipollotto affettato sottilmente, ed un pizzico di sale, fare scaldare e mescolare. Tagliare a metà i pomodorini ed aggiungerli mescolando sempre e mantenendo il fuoco vivace, per fare evaporare il sugo. Aggiungere, ancora uno o due cucchiai di olio, il pangrattato e mescolare bene affinchè il pane si possa un po' abbrustolire.
Scolare gli spaghetti e saltarli in padella amalgamandoli bene al condimento con poca acqua di cottura della pasta. Servire ed aggiungere a piacere pepe nero macinato, un pizzico di origano

Nota alla ricetta 
Il pangrattato non deve assolutamente essere quello confezionato, ma preparato con il pane secco di casa e grattugiato grossolanamente, altrimenti la ricetta è un fallimento, niente formaggio perchè i sapori si devono distinguire. Il formaggio amalgama i sapori come d'altronde latte e latticini. Se avanzate della pasta potete aggiungerela al condimento, fate un po' abbrustolire la pastasciutta, aggiungete infine il pangrattato e fate ancora abbrustolire.


1 commento:

Grazie a chi critica, suggerisce e dedica attenzione a Cresciuti a pastasciutta