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mercoledì 6 novembre 2013

Natura morta, barbe di carciofi e di ortolani


Questo tagliere di verdure l'ho "scaricato" tempo fa dal sito del ristorante Cracco di Milano, perchè avevo notato la "barba" del carciofo e mi aveva ricordato certe nature morte del barocco fiammingo. Non fa più parte delle Idee dello chef, tra cui ora però si trovano opere che mi ricordano Kandinsky. L'opera, attribuibile a Cracco, possiamo trovarla, almeno ad oggi, nel sito di Cibando una startup nata da un'idea di Guk Kim giovane coreano. La stessa opera la si trova anche tra i piatti di Luciano Mosca con il nome Grigliatina di verdure al sale Imalaia (senza H), è identica a quella di Cracco, sempre ad oggi, domani forse sarà cancellata dal web.
Le opere dei due chef mi ricordano le teste di Modigliani nate nel 1984 da un'idea di tre studenti livornesi, che si son divertiti a prender per il naso fior di critici d'arte, opere - e lo meritano tal nome! - a cui è oggi si è dedicata una mostra
Di chi sia l'originale difficile saperlo ma, l'arte è anche contraffazione.
Molte tra le opere raccolte nella sezione Idee di Cracco, le immagino trasformate in poster
a decorare una cucina di design, essenzialissima, bianca e senza orpelli, di una villa alle Pelagie (dimenticando un attimo cosa sta accadendo in quel mare), di proprietà di qualche riccchissima ed inappetente signora snob milanese. Molte delle immagini della sezione idee di Cracco mi inducono più a riflessioni sull'arte, che all'arte del convivio.

Antoon van Dyck - Natura morta con formaggi -
Nel barocco fiammingo trovo nature morte che mi fanno sentire i profumi e mi fanno venire appetito. Per esempio la Natura morta con formaggi di  Antoon van Dyck. Ecco una tavola imbandita con invitante distrazione, dove si trovano formaggi a diverso grado di stagionatura, dolci frutta per smorzare aromi sapidi, noci e nocciole per dare un tocco di croccantezza. La pagnotta dice <<mi puoi mangiare se vuoi, ma non esagerare con me!>>. Altro che natura morta, questa profuma e parla!
Se poi penso ad un lombardo, Giuseppe Arcimboldo mi stupisce nella presentazione delle verdure. La ciotola di ortaggi rivoltata ci mostra il volto dell'ortolano con una bella barba.
Una grande cucina non deve produrre necessariamente un'opera d'arte, sicuramente deve trasformare del buon formaggio accompagnandolo a frutta, o semplici verdure che ci mostrano il volto di chi le ha coltivate, in un insieme che ci fa venire l'acquolina in bocca e ci lascia a bocca aperta. 
L'opera di uno chef può essere un'esperienza visiva, l'opera di un pittore può essere un'esperienza gastronomica.

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