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sabato 27 luglio 2013

Caramelliamo! Pasta, pane, zucchero ed olio extravergine d'oliva.

Due facili ricette per colazione, merenda, dessert o aperitivi originali e soprattutto economici e rispettosi del cibo che non va mai buttato via perciò il pane e la pasta avanzati caramelliamoli ed usiamo l'olio d'oliva extravergine per un croccante profumo! Non trascurate le Note alla ricetta.

Capellini caramellati


Pane caramellato




Capellini Caramellati 
150 gr di capellini – zucchero di canna – olio extravergine di oliva - cannella 
Cuocere i capellini in acqua appena salata, scolarli, con una forchetta formare dei nidi della dimensione voluta, ma non troppo grandi e farli asciugare su uno strofinaccio. Ungere appena i nidi e passarli nello zucchero di canna da entrambi i lati. Fare scaldare una un padella antiaderente (con rivestimento antiaderente non graffiato o ceramica) con il fondo abbastanza spesso.
Nidi caramellatura
Quando è ben calda ungerla appena ed appoggiare i nidi in maniera tale che abbiano abbastanza spazio tra loro (due in una padella da 22 cm), abbassare la fiamma e fare caramellare lo zucchero da un lato, girare i nidi e fare caramellare l'altro lato, aggiungere ancora un po' di zucchero e ripetere l'operazione, togliere i nidi dalla piastra ed aromatizzarli con la cannella. 
Caramellatura dei capellini
Nidi caramellati
Se si vogliono preparare dei nidi piccoli e croccanti, dopo che entrambe le parti dei nidi si sono caramellati, prima di aggiungere altro zucchero con una forchetta di legno mescolare bene i capellini, spargerli nella padella e spolverarli con altro zucchero, farli soffriggere nello zucchero (attenzione la fiamma deve essere dolce altrimenti lo zucchero brucia), sempre mescolando. Quando avranno un bel colore dorato, spegnere la fiamma e con un po' di pazienza raccoglierli a piccoli nidi e aromatizzarli con un po' di cannella. Con marmellata, ricotta, macedonia, gelato i nidi caramellati stuzzicano la fantasia per inusuali dessert, ma anche per l'aperitivo serviti con cubetti di formaggio, saluti o semplicemente spolverizzarti con curry o aromi a piacere. 

Pane caramellato 
Pane di un paio di giorni– zucchero di canna - olio extravergine d'oliva - acqua -
Tagliare a fette alte 1-2 cm il pane, bagnarle appena (davvero poco!) in acqua e poi nell'olio da entrambi i lati, infine passarle nello zucchero di canna. Mettere a scaldare una padella antiaderente (con rivestimento antiaderente non graffiato o ceramica) con il fondo abbastanza spesso. Ungere appena la padella e poggiare le fette di pane e farle caramellare da entrambi i lati facendo attenzione che la fiamma non sia troppo alta per evitare che lo zucchero bruci. Le fette caramellate possono essere consumate semplici per la colazione e la merenda o accompagnate a formaggi e salumi per un aperitivo insolito.

Note alla ricetta
Utilizzo lo zucchero di canna, non solo perchè è più aromatico, ma perchè è più idratato di quello bianco. Vi siete accorti che lo zucchero di canna tende ad aggregarsi? Questo è dovuto alle molecole di acqua che interagiscono con le molecole di zucchero "stanno bene" insieme e formano tra loro dei legani (legami a idrogeno). Quando caramelliamo lo zucchero di canna è "protetto" dall'acqua, quindi  caramella più facilmente. Questo è un mio modello, se qualcuno ne vuole proporre qualcuno differente ne sarò felice. 
La pasta caramellata si può fare con altri formati, quindi se avanzate pasta provate a carammellarla, magari aggiungendo spezie anche piccanti, sarà ottina da sgranocchiare con l'aperitivo. I capellini, o capelli d'angelo, dolci fanno parte della tradizione siciliana, a Catania li chiamano “scuma” e li preparano friggendo i nidi in olio bollente e li servono caldi con miele e cannella. Le origini di questo dolce sono arabe ed è possibile trovare anche nelle nostre città del nord un dolce di capelli d'angelo e miele, chiamato “kounafa”. Io ne ho acquistato in un panificio arabo a borgo san San Salvario a Torino, un pezzetto al costo di soli 50 centesimi. Ringraziamo il processo di evoluzione culturale che ci permette di apprendere da popoli diversi da noi, e questo Federico II lo sapeva bene. La cucina siciliana, dimostra le meraviglie generate dalla mescolanza di culture diverse, meraviglie del palato e della vista. Venite quindi a Palermo a rendere omaggio a Federico II, è sepolto in Cattedrale, dove si trovano anche Costanza d'Altavilla madre di Federico II, Enrico VI, figlio di Federico Barbarossa...la storia di Europa parte da qui. Visitare la cattedrale di Palermo il duomo di Monreale (che in verità è cattedrale in quanto sede vescovile) e il duomo di Cefalù (ma anche Cefalù ha un vescovo!) aiuta a guardare con spirito diverso il le culture che si mescolano.
Il pane caramellato sostituisce molto egregiamente biscotti industriali e fette biscottate della colazione del mattino, consente di recuperare il pane avanzato, lo strato di zucchero caramellato può essere più o meno spesso secondo il vostro gusto. Caramellato da un solo lato il pane è ottimo per originali tartine preparate con prosciutto crudo e fichi, o ricoperte da un piccolo strato di ricotta fresca e un po' di semi di cumino, o anche con pezzetti di mandorle, noci, nocciole, pistacchi aggiunti nella fase di caramellatura, o sempre con spezie piccanti di vostro gusto. Servite queste croccanti tartine per un aperitivo con vino bianco e ghiaccio.

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